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non tutte le idee nascono con il buco…

Non tutte le idee nascono con il buco, o meglio non tutte le idee possono diventare prodotti di successo.
La storia ci insegna che affinchè un’idea possa aver successo spesso possono passare 2-3 anni, in alcuni casi 10 o 20. Galileo Galilei impiegò più di 10 anni per arrivare alla legge del moto. Albert Einstein ne impiegò undici per arrivare alle teoria della relatività.
Questo perchè? Perchè le idee spesso sono tante intuizioni incomplete che hanno bisogno di collidere con tante altre intuizioni per diventare delle buone idee.
Per creare un’idea di successo bisogna creare un modo per far collidere tante altre idee, provenienti magari da settori diversi.

Ma come può un’idea diventare un prodotto di successo? Prima di tutto dobbiamo capire se la nostra idea può diventare un prodotto di successo e sopratutto come. Dobbiamo cioè progettare il nostro modello di business, ovvero la logica con la quale la nostra idea crea, cattura e distribuisce valore.
Uno strumento strategico che utilizza il linguaggio visuale è il Business Model Canvas di Alexander Osterwalder.
Attraverso il Business Model Canvas, creare il modello di business di una nuova azienda o ridisegnare il business model della propria impresa diventa un processo partecipativo, ideativo e coinvolgente!
5 le fasi che si susseguono in maniera non lineare nella definizione del business modelling:

1. mobilitare: creare interesse, assemblare il giusto team e veicolare la nuova idea con un linguaggio condiviso
2. comprendere: conoscere il mercato, analizzare i competitors, osservare le persone, capire le esigenze dei nostri potenziali clienti
3. progettare: generare modelli di business diversi e scegliere il migliore
4. implementare: testare nel mercato i vari modelli di business
5. gestire: adattare e modificare il modello di business in relazione al mutamento del mercato.

La fase della progettazione è la fase centrale dove si disegna su “tela”, attraverso post-it colorati, il modello di business. 9 i blocchi del Business Model Canvas da riempire:

1. CS (Customers Segment): i segmenti di clienti ai quali l’azienda si rivolge
2. VP (Value Proposition): la proposta di valore contenente i prodotti / servizi che l’azienda vuole offrire;
3. Ch (Channels): i canali di distribuzione e contatto con i clienti;
4. CR (Customer Relationships): le relazioni che si instaurano con i clienti;
5. R$ (Revenue Streams): il flusso di incassi generato dalla vendita dei prodotti / servizi;
6. KR (Key Resources): le risorse chiave necessarie perché l’azienda funzioni
7. KA (Key Activities): le attività chiave che servono per rendere funzionante il modello di business aziendale;
8. KP (Key Partnerships) : i partner chiave con cui l’impresa dovrà stringere alleanze;
9. C$ (Cost Structure): i costi di struttura che l’azienda dovrà sostenere.

Il Business Model Canvas può essere stampato in grandi dimensioni con l’obiettivo di facilitare il lavoro di gruppo. Le persone infatti possono iniziare a disegnare e discutere gli elementi del modello di business con post-it, note o pennarelli. In questo modo lo strumento favorisce la comprensione, la discussione e l’analisi del business ma allo stesso tempo anche la creatività e la condivisione. Sono inoltre disponibili applicazioni web-based che replicano il Business Model Canvas online.
E allora cosa aspetti? Armati di post-it e pennarelli e dipingi la tua IDEA sul CANVAS!

Scarica il Business Model Canvas 

 

, di Andrea Carpineti, su: Strategia e Controllo di Gestione - Tag: , , , , ,

2 comments

Flavio #permalink

Ciao, ti volevo ringraziare per aver linkato il nostro portale sul Business Model Canvas (anche se a me dà un broken link, ma magari è un mio problema) e volevo chiederti se ti andava di darci un feedback: ci piacerebbe renderlo sempre più efficiente, coinvolgendo chi usa, studia o anche soltanto conosce lo strumento 🙂
Grazie!

Andrea Carpineti #permalink

Ciao Flavio,
effettivamente c’era un problema. Lo abbiamo risolto 🙂
Abbiamo studiato lo strumento e lo stiamo testando su alcuni clienti. Lo reputiamo potentissimo.
Interessante sarebbe lo sviluppo con altri strumenti di valutazione strategica (vedi Balance Scorecard) e il potenziamento della parte relativa alle metriche di valutazione. Da anni facciamo ricerca su questi fronti.

Disponibile ad approfondire
it.linkedin.com/in/andreacarpineti

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