Intangibles

FAQ

1. Cosa sono le risorse immateriali?

Le risorse immateriali (o risorse intangibli) sono quei fattori intangibili, non dotati di materialità, che stanno acquisendo un ruolo sempre più importante nella gestione delle imprese, quali i marchi, le conoscenze possedute dai membri dell’organizzazione, l’immagine aziendale, l’insieme delle relazioni instaurate con i clienti ed altre risorse ancora. Si tratta di risorse che negli attuali contesti competitivi spesso risultano ancor più strategiche delle risorse materiali e che tradizionalmente non sono rappresentate nei bilanci così come nei report gestionali.

2. Cos’è il capitale intellettuale?

Il capitale intellettuale è il sistema delle risorse immateriali che in azienda contribuiscono alla creazione di valore. Tali risorse sono generalmente ricondotte a tre categorie: il capitale umano, che accoglie le risorse immateriali legate alle persone che operano in azienda, il capitale organizzativo, ossia le risorse immateriali strutturate e legate all’azienda e il capitale relazionale, nel quale trovano collocazione le risorse immateriali costruite e condivise con gli stakeholders aziendali. Tali risorse costituiscono un sistema fortemente integrato, di conseguenza la misurazione del capitale intellettuale dovrebbe analizzare oltre alle singole risorse, anche i legami che tra di esse si istaurano.

3. Cosa vuol dire analizzare la prospettiva immateriale?

Analizzare la prospettiva immateriale vuol dire esplorare e portare alla luce delle risorse che i tradizionali strumenti di controllo generalmente non prendono in considerazione o se le considerano, le analizzano in maniera separata, trascurando il potenziale di valore derivante dall’interazione di queste risorse. Solo quando le risorse immateriali sono adeguatamente misurate e controllate mediante appositi strumenti, è possibile gestirle e svilupparle in un’ottica di creazione di valore.

4. È possibile analizzare solo alcune delle risorse immateriali aziendali?

Certo, sebbene le risorse immateriali siano fortemente integrate è possibile analizzare e misurare anche solo specifiche risorse, quali le competenze del personale, il clima aziendale, la conoscenza strutturata nel sistema informativo o le relazioni istaurate con i clienti. Un’indagine così focalizzata può rispondere a specifiche esigenze aziendali o risultare utile quando una risorsa immateriale sia più strategica delle altre.

5. E’ possibile determinare il valore economico delle risorse immateriali?

Certo, è possibile pervenire ad una stima del loro valore economico. Molto diffusi sono i metodi di valutazione di risorse quali i marchi, i brevetti o i diritti d’autore. Per quanto riguarda le altre risorse immateriali, quali le relazioni con i clienti o il valore del capitale umano, esistono tecniche che consentono di pervenire ad un valore congetturato la cui utilità è, principalmente, quella di guidare il management nella gestione di tali risorse o essere d’ausilio ai processi di valutazione in occasione di operazioni quali fusioni, cessioni o conferimenti.

6. Ci sono dei testi di riferimento che affrontano la tematica del capitale intellettuale o delle risorse immateriali?

Negli ultimi anni l’attenzione alle risorse immateriali è cresciuta notevolmente e sono numerosi i testi pubblicati sull’argomento. Nell’area riservata è presente una ricca bibliografia di testi e articoli, sia italiani che stranieri.

7. Quali sono le università e i centri di ricerca più avanzati nello studio del capitale intellettuale?

Nel panorama accademico italiano sono particolarmente attive nello studio del capitale intellettuale l’Università Politecnica delle Marche, l’Università di Ferrara e l’Università degli Studi della Basilicata.
A livello internazionale, si segnalano le Università di Lund e Uppsala in Svezia, L’Università di Helsinki in Finalndia, l’Università di Sidney in Australia, L’Università di Hasselt in Belgio, l’Università di Copenaghen in Danimarca, la Stern School of Business di New York e l’Università della Catalogna in Spagna.

8. Quali benefici può apportare alla gestione aziendale la misurazione delle risorse immateriali?

La misurazione delle risorse immateriali consente di attirare l’attenzione del management su risorse strategiche per l’azienda e troppo spesso trascurate dai sistemi di controllo direzionale o non monitorate adeguatamente. L’implementazione di un sistema di controllo appositamente dedicato alla misurazione delle risorse immateriali, conseguentemente, consente di gestire tali risorse mediante azioni mirate e in coerenza con la strategia aziendale. Inoltre, molte delle risorse immateriali strategiche non trovano rappresentazione nel bilancio di esercizio, favorendo un progressivo disallineamento tra valore di bilancio e valore di mercato. Se i risultati della misurazione di tali risorse venissero adeguatamente comunicati all’esterno, si offrirebbero al mercato ulteriori informazioni per apprezzare il valore inespresso dell’impresa.

9. Che tipo di impegno comporta per l’azienda l’implementazione e la gestione di un sistema di misurazione e reporting delle risorse immateriali?

L’implementazione di un sistema di misurazione e reporting delle risorse immateriali richiede un forte coinvolgimento del management per individuare le risorse da analizzare, l’architettura del controllo che meglio risponde alle sue esigenze informative e le procedure da adottare per un controllo sistematico. Potrebbero essere necessarie, inoltre, delle indagini specifiche che interesseranno alcune aree organizzative al fine di valutare la composizione quali-quantitativa delle risorse immateriali aziendali.

10. Che differenza c’è tra il report del capitale intellettuale e il bilancio sociale?

Sebbene sia il report del capitale intellettuale che il bilancio sociale svolgano delle analisi sui dipendenti dell’impresa e sugli stakeholders, gli aspetti analizzati e le finalità dei due strumenti sono differenti. Con il report del capitale intellettuale si analizzano, in particolare, le risorse immateriali legate ai dipendenti (competenze), la conoscenza strutturata e le relazioni con gli stakeholders che generano valore per l’impresa. Le informazioni derivanti da questo studio risultano fondamentali per la gestione strategica d’impresa, per il monitoraggio dei fattori critici di successo e per supportare la formulazione delle strategie competitive future. Le stesse informazioni, opportunamente selezionate, possono essere comunicate all’esterno attraverso il Bilancio del Capitale Intellettuale. Questo è un documento aggiuntivo rispetto al tradizionale bilancio di esercizio che fornisce informazioni, agli stakeholders, per comprendere qual è il valore del patrimonio intangibile di un’azienda.
Con il bilancio sociale, invece, si analizza come il valore creato dall’impresa sia distribuito ai dipendenti e agli altri stakeholders. Rappresenta , quindi, uno strumento di comunicazione esterna dell’attività d’impresa.

11. Che differenza c’è tra il report del capitale intellettuale prodotto a fini interni e il report destinato all’esterno?

Il report del capitale intellettuale prodotto per fini interni consente al management di individuare le risorse immateriali critiche per l’azienda e gestirle con apposite azioni in modo da mantenerle o accrescerle nel tempo. Il report destinato all’esterno, invece, ha l’obiettivo di informare gli stakeholders sul patrimonio di risorse immateriali di cui l’azienda dispone e non valorizzato nel bilancio.